Un blog di Antisocial Networking

venerdì, marzo 31, 2006

Buon appetito!


Cena di ieri sera:
1) quel che avanza di una baguette (abilmente sottratta alla mia padrona di casa);
2) rimasugli di una scatoletta di lompo (pessimo succedaneo del caviale)
3) burro salato (ottimo per tartine e snack)
4) alici sottolio;
5) crema tonnata;
6) avanzi non meglio specificatti di philadelphìa (quello che mangiava Kaori, nel senso che era proprio quello: avrà avuto almeno 12 anni).
Il tutto condito da un bel bicchierone di acqua di rubinetto: che dire, una cenetta con i fiocchi.

giovedì, marzo 30, 2006

Club Silencio


"Silencio. No hay banda. Il n'ya pas d'orquestra. È tutto registrato".

Visto ieri, per l'ennesima volta, Mulholland Drive. E come al solito resto senza parole. È tutto registrato, alla fine noi possiamo fare ben poco.

mercoledì, marzo 29, 2006

UBIK


Sono giorni difficili. Almeno oggi è spuntato un po' di sole, era ora. Fatto sta che siamo a metà settimana e non ho ancora risolto praticamente nulla. Insomma, è un casino. Per fortuna sono riuscito a ritagliarmi un po' di tempo per leggere (finalmente) Ubik. Lo so, avrei dovuto leggerlo già da anni, ma è uno di quei libri che, per mille motivi diversi, alla fine avevo sempre rimandato. Poi sabato l'ho preso e ieri sera l'ho finito (un po' in treno domenica, un po' sul divano lunedì e un po' a letto ieri sera).
Che dire, come al solito ogni volta che leggo qualcosa di Dick mi ritrovo scombussolato, senza parole. Ogni suo libro è una vera e propria rivelazione, è quasi imbarazzante rendersi conto quanto Dick abbia influenzato tutti quelli che sono venuti dopo di lui. E sto parlando proprio di tutti. Ogni volta che lo leggi ti accorgi che lui c'era già arrivato una trentina d'anni prima degli altri.

lunedì, marzo 27, 2006

Alzati e cammina!


Ce l'ho fatta. Sono sopravvissutto. La mia guarigione è stata a dir poco miracolosa. Roba che neanche Lazzaro. Contro ogni pronostico sono perfettamente guarito e ho sono tornato al lavoro. Ecco, forse era meglio se me ne stavo malato un altro po'. Tra l'altro questo lunedì è preoccupantemente tranquillo: la cosa mi insospettisce molto perchè di solito quando la settimana inizia così in sordina poi si trasforma in un disastro. Di solito già dal primo pomeriggio. Meglio assumere una posizione di difesa adatta e aspettare il nemico. Che non tarderà ad arrivare.

giovedì, marzo 23, 2006

Sono malato...

...praticamente in fin di vita. La situazione è così grave che sono stato costretto ad abbandonare via Binda per far ritorno a casa (quella vera, dove ci sono la mamma, il papà, i fratelli, il cane...). Spero di riuscire a sopravvivere a questo fine settimana, anche perchè sarebbe estremamente fastidioso morire per un'influenza (forse) intestinale. Evito ulteriori commenti sulle mie condizioni di salute, se no poi il blog potrebbe assumere toni troppo pulp. E non sto parlando di sangue.

domenica, marzo 19, 2006

C'è chi ha bisogno di una madeleine...


...e chi, come il sottoscritto, si accontenta di un bel paninazzo al salame. Meglio se il salame è di un bel rosso fosforoscente. E si, questo è un post della serie "quando eravamo giovani, magri e (quasi) belli!". Cerchiamo di essere un po' più tecnici: estate '95, un luogo non meglio precisato della Francia (avevamo da poco lasciato Parigi in direzione Biarritz, ma ho come l'impressione che non stessimo seguendo un percorso molto sensato), una piccola pausa di riflessione.
Eravamo in tre. Ricordo con terrore che mentre mi mangiavo quel delizioso paninetto (uno dei pranzi più squisiti che io abbia mai avuto modo di mangiare), uno dei due dementi che mi accompagnava in quel pellegrinaggio fantastico e sciagurato, preferì mangiarsi uno strano prodotto inscatolato. O forse hanno provato a mangiarla tutti e due. Di sicuro uno dei due è l'anonimo di qui sotto. Comunque, se non ricordo male si trattava di una sottospecie di fagioli misti a carne (sicuramente di cane), con tanto di salsa rossa (non credo che in questo caso si possa utilizzare la parola pomodoro). Il tutto da riscaldare nel comodissimo fornellino di Franz (per fortuna che alla fine si era portato via quello di riserva, perchè per l'altro fornellino da 2 miliardi e mezzo non avevamo trovato bombole in terra straniera).
Risultato: una sboba immonda che non avrebbero avuto il coraggio di servirla nemmeno ad Auschwitz. Per fortuna quella volta c'avevo visto giusto e mi ero premunito di baguette e salame colorato con l'uniposca. Il tutto acquistato (a mie spese, niente cassa comune per certe libidini) in un simpatico casolino a Versailles. Avevo preso perfino i budinetti. Mica barbonate eh, tutta roba di prima...

mercoledì, marzo 15, 2006

Fare colazione


Finalmente questa mattina sono riuscito ad incrociare la mia carissima padrona di casa. Ultimamente non è che ci si veda molto. Tra l'altro lei da queste parti continua a non farsi vedere, inizio a sospettare che l'idea di ravanare in rete non l'attiri molto. Niente paura, tornerò alla carica nei prossimi giorni. Si parlava di colazione comunque. Dopo un lunedì e un martedì di fuoco, oggi finalmente ho avuto un attimo di respiro, e sono riuscito a godermi una colazione in tutta tranquillità. Il tempo poi si sta aprendo sempre di più, e la cosa non può che contribuire a migliorare i miei risvegli. Ma vediamo di ricapitolare: tazza di caffelatte, un po' di biscottini e una bella banana verde (dicono che nelle banane ci sia il fosforo; dicono che il fosforo faccia bene al cervello; il mio cervello ha tanto bisogno di qualcosa che gli faccia bene; le banane verdi poi mi piacciono tanto). Quando mi sono svegliato la mia padrona di casa aveva praticamente terminato di colazionarsi, ma con grande senso di solidarietà ha pensato bene di farsi un paio di biscotti in compagnia. Ma ancora più bello è prendersi con calma il proprio tempo, facendo le cose con calma e senza troppa ansia. Ah, quasi dimenticavo, tra un biscotto e l'altro abbiamo anche dato un'occhiata al Corriere. Tutti a parlare di quei due che hanno parlato in tivvù ieri sera. Siamo tornati senza troppi problemi ai nostri biscotti. Del resto non ne valeva proprio la pena.

lunedì, marzo 13, 2006

Transfughi da via Messina

Ieri sera, approfittando della casa libera, mi sono portato il buon lucio. Il ragazzo mi era transfugo a Milano e allora ho pensato bene di ospitarlo per una notte. Dovevamo incontrarci per una cenetta romantica a tre anche con il ciccio, ma alla fine lui (che sta ancora impacchettando quel che resta di via Messina, e poi in tarda serata era occupato con uno dei suoi aperitivi superstilosi (quelli molto lunghi, in cui si mangia a babbo un sacco). Eroico il risveglio di stamattina, con una mega colazione condita da rumori di un passato prossimo che rischiavo di dimenticare (neanche più di tanto, ad essere sinceri). Bene, è iniziata un'altra settimana. Non sarà di certo l'ultima.

venerdì, marzo 10, 2006

Casa libera!

Allora, la mia padrona di casa (che al momento non è ancora riuscita a passare da queste parti) torna domenica sera: casa libera! Questo ritorno un po' adolescenziale di fatto non incide assolutamente sullo status quo, però mi permette una certa libertà di azione. Niente di che, per carità, tanto alla fine so già non ci saranno particolari sorprese. L'appuntamento clou del fine settimana invece sarà la reunion in via Messina: domenica tutti in casa vecchia a smontare (forse sarebbe più corretto dire demolire) la cucina, gli armadi, il letto... insomma, si fa piazza pulita. Anche lucio ha confermato la sua presenza: è proprio vero che l'assassino torna sempre sul luogo del delitto..

mercoledì, marzo 08, 2006

V Per Vendetta


Visto ieri. Anche questo. Ultimamente vedo tutto ieri. Comunque se ne parlava da un bel po' di questo V Per Vendetta, e devo dire che è stato una bella delusione. Il film è riuscito a far risaltare tutti i lati più deboli e pretenziosi della graphic novel di Moore (che resta comunque un ottimo fumetto, sicuramente al di sopra della media). Regia a tratti perfino irritante. Salvo giusto Natalie Portman, ma solo perchè riesce ad essere sempre una grandissima gnocca. Incredibile, a volte lascia senza fiato. Per il resto direi che ci fermiamo tranquillamente all'ormai solito guazzabuglio di luoghi comuni. Insomma, l'ennesima occasione persa, soprattutto se si pensa a quanto si poteva fare analizzando il discorso del rapporto terrorista solitario / stato. Vabbè, al massimo poi ve lo andate vedere e giudicate voi. Alla fine era meglio se me ne stavo casa, mi guardavo la partita, soffrivo come un cane fino alla fine e poi godevo. Di brutto anche. Non so perchè ma è da ieri sera che mi risuonano in testa le parole del buon Ugo: "Per me, la corazzata...".

domenica, marzo 05, 2006

Transamerica


Visto ieri sera Transamerica. Proprio un bel film, con una Felicity Huffman strepitosa. Bellissima la scena finale. Una storia che riesce a farti ridere (e alla grande), però senza tirarsi mai indietro di fronte temi difficili e dolorosi: spesso sgradevoli, ma sempre molto umani, nel bene e nel male.
Fantastico, come sempre, il buon vecchio Burt Young. Non riesco proprio a capire perchè non gli abbiano ancora dato un premio Oscar alla carriera. Del resto nemmeno Kubrick ne ha mai vinto uno, quindi forse è meglio così.

venerdì, marzo 03, 2006

SMOOOOOC ON DE UOTER!! (EN FAIER IN DE SCAI)


Visti ieri sera i Dip Parpol al Palalido. Mi aspettavo un concerto un po' così, di quelli che vai a vedere anche se sai che magari potevi anche stare a casa. E il concerto inizia. Si parte anche bene, con Pictures Of Home, però... però... insomma, c'è qualcosa che non va. Si, tutto bello per carità (deve dire che dal punto di vista della scenografia è stato il miglior concerto dei parpol che ho visto io), però mancava qualcosina. C'è sempre quel però di troppo. Poi il concerto sale, fino a diventare una bomba: sono letteralmente esploso con Lazy e Highway Star (e con me tutto il Palalido), per crollare esausto alla fine con Black Night (tra parentesi: finalmente Living Wreck!). Che classe! C'è poco da fare, vedere gente che dopo tutti questi anni suona e si diverte alla grande è fantastico. E infatti l'atmosfera che si respirava era di vera e propria felicità (mista a libidine per la qualità della musica). Veramente non saprei cosa aggiungere, se non che Gillan dopo tutti questi anni, pur con tutti i limiti di una voce che non è più quella di una volta, ha un carisma e una classe irraggiungibili. Che invidia vederli lì a smanettare come ragazzini! Poi non c'è un cazzo da fare: sarà banale, vecchio e ritrito, ma che divertente starsene lì a gridare come dei coglioni "smoooooc on the uoter! en faier in de scai!"

mercoledì, marzo 01, 2006

Siamo operativi al 90%

Ieri sera, grazie al preziosissimo aiuto del ciccio ho finito di portare tutte le mie cose in via Binda. Ho dovuto lasciare un paio di cosette in via Messina, ma amen. Del resto ad ogni trasloco è un'occasione buona per buttare un po' di cose superflue. Adesso appena la precedente coinquilina della mia padrona di casa viene a sgomberare l'armadio sono a posto. Svuoto le valigie e sono operativo al cientoppecciento. Anzi, se entro questo fine settimana non viene a liberare l'armadio prendo una decisione unilaterlare: risolvo la cosa con un rapido blitz militare alla Commando così siamo a posto. Adesso vado a pranzo che ho fame.